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07/11/2023

Il fotovoltaico come risposta alla povertà energetica

L'uso dell'energia fotovoltaica come soluzione per combattere la povertà energetica rappresenta una strategia efficace e vantaggiosa per diverse ragioni:

1. Accesso all'energia pulita e sostenibile: L'energia fotovoltaica è una fonte energetica pulita e rinnovabile. Installare pannelli solari consente alle famiglie a basso reddito di accedere a un'energia sostenibile, riducendo l'impatto ambientale e migliorando la qualità dell'aria locale.

2. Riduzione delle bollette energetiche: L'installazione di pannelli solari può ridurre significativamente le bollette energetiche delle famiglie. Questo è particolarmente vantaggioso per le persone a basso reddito che spendono una percentuale significativa del loro reddito per coprire le spese energetiche.

3. Indipendenza energetica: Il fotovoltaico fornisce alle famiglie la possibilità di diventare più indipendenti dal sistema energetico tradizionale. Questo significa che non devono dipendere esclusivamente dalle compagnie energetiche, riducendo la vulnerabilità alla povertà energetica causata da aumenti improvvisi dei prezzi dell'energia.

4. Creazione di comunità energetiche o gruppi di autoconsumo collettivo: L'energia solare può essere implementata su scala individuale o comunitaria. La creazione di comunità energetiche permette ai membri di condividere l'energia generata da un impianto fotovoltaico tra di loro. Questa condivisione delle risorse riduce gli sprechi e massimizza l'utilizzo dell'energia prodotta.

5. Redistribuzione dell'energia: In alcune situazioni, è possibile vendere l'energia in eccesso prodotta dai pannelli solari a un prezzo equo, fornendo un'ulteriore fonte di reddito per le famiglie a basso reddito.

6. Riduzione dell'emergenza climatica: Utilizzare il fotovoltaico contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra e l'impatto ambientale complessivo, il che a lungo termine contribuirà a mitigare i cambiamenti climatici e migliorare la vita delle comunità vulnerabili.

In sintesi, il fotovoltaico è una soluzione efficace per combattere la povertà energetica in quanto fornisce un accesso a un'energia sostenibile e riduce le spese energetiche, aumentando al contempo l'indipendenza energetica e contribuendo a migliorare l'ambiente. Questa tecnologia ha il potenziale per migliorare la qualità della vita delle famiglie a basso reddito e contribuire a una società più equa ed ecologicamente sostenibile.


La povertà energetica

Dalla prospettiva dei Paesi ricchi, il concetto di "povertà" evoca spesso immagini di mancanza di cibo, abiti o accesso alle cure mediche, realtà che sembrano lontane dalla nostra quotidianità. Tuttavia, esistono altre forme di povertà che possono complicare la vita delle persone e influire sulla loro salute e benessere. Pensate, ad esempio, a coloro che lottano per mantenere una temperatura confortevole nelle loro case, o a chi è costretto a spendere una parte significativa del proprio reddito per il riscaldamento o il raffrescamento. Questa è la povertà energetica.

La povertà energetica può essere descritta come la condizione di coloro che non sono in grado di regolare in modo adeguato la temperatura nei luoghi in cui vivono, o che devono affrontare costi eccessivi per farlo. Questo problema è diventato particolarmente attuale negli ultimi anni dove i prezzi dell’energia hanno avuto impennate vertiginose tanto da far diventare reale e diffuso il problema dell’approvvigionamento energetico.

La povertà energetica è un problema complesso e sfuggente, tanto che non esiste un indicatore universale per misurarla. La maggior parte delle ricerche concorda sul fatto che ci sono due aspetti principali da considerare: quello tecnologico ed economico. A livello europeo, circa 30 milioni di cittadini vivono in case inefficienti dal punto di vista termico, mentre il 15,4% della popolazione spende una parte significativa del proprio reddito per il riscaldamento o il raffrescamento.


Il cambiamento Climatico

Oltre a questo, il cambiamento climatico e l'aumento delle ondate di calore hanno portato all'emergere della povertà energetica estiva. In molte regioni, le persone soffrono il caldo a causa di edifici non adeguatamente isolati o della mancanza di sistemi di raffreddamento. In sintesi, la povertà energetica è un problema diffuso che colpisce cittadini di diverse aree geografiche.

Chi “soffre” di povertà energetica?

Chi è più colpito dalla povertà energetica?

Sorprendentemente, sono le regioni con climi più temperati a subirla maggiormente. Le case in Paesi come Malta, Grecia, Cipro e Portogallo spesso hanno un isolamento termico insufficiente, e oltre il 20% della popolazione fa fatica a mantenere una temperatura adeguata all'interno delle abitazioni. D'altro canto, nei Paesi a clima più freddo, le case possono essere ben isolate, ma le spese di riscaldamento sono estremamente elevate.

In Italia, sono 2,2 milioni le famiglie che vivono in condizioni di povertà energetica. Le regioni del Sud, come Campania, Calabria e Sicilia, sono particolarmente colpite, con tassi di povertà energetica che superano anche il 16,7% della popolazione (Calabria, dati 2021). Questo dato è molto più alto rispetto alla media nazionale dell'8,5%, in crescita dello 0,5% rispetto al 2020 e non può essere spiegato solo dalle differenze di costo della vita.

Rapporto 2023 dell’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica (OIPE)

Due approcci per affrontare la povertà enegetica

Come accade spesso, la povertà energetica colpisce in misura maggiore le categorie più vulnerabili della società: anziani con bassi redditi, giovani disoccupati, donne e immigrati.

Tuttavia, è la povertà energetica un aspetto della povertà "generica," o ha dinamiche diverse? Per affrontare questo problema, sono necessarie politiche sociali o energetiche?

Esistono due approcci principali per affrontare la povertà energetica: l'approccio sociale e l'approccio energetico. L'approccio sociale si basa su misure di sostegno economico, come tariffe agevolate o bonus energia. L'approccio energetico, invece, punta a migliorare l'efficienza energetica degli edifici e degli impianti.

Nel contesto dell'urgente necessità di ridurre le emissioni di gas serra per affrontare il cambiamento climatico, è necessario adottare un mix di entrambi gli approcci. Concentrarsi esclusivamente sul lato sociale non incoraggia l'innovazione tecnologica, ma allo stesso tempo concentrare tutte le risorse sulla sistemazione degli edifici potrebbe lasciare senza sostegno economico le persone in povertà energetica. Va inoltre prestata attenzione a strumenti come la carbon tax, che, sebbene promuovano l'efficienza energetica, potrebbero colpire in modo sproporzionato le fasce più povere della popolazione.

Il fotovoltaico può contribuire in modo significativo a ridurre la povertà energetica e a sviluppare comunità energetiche sostenibili. Le installazioni fotovoltaiche possono fornire elettricità a costi inferiori rispetto alle tariffe tradizionali, consentendo alle famiglie di risparmiare sulle bollette e migliorare la loro qualità di vita.


Conclusioni

In conclusione, la povertà energetica rimane un problema significativo in Europa e in Italia nel 2023. Per affrontare questa sfida in modo efficace, è necessario adottare un approccio bilanciato che combini misure sociali ed energetiche. L'energia solare fotovoltaica rappresenta una soluzione promettente per ridurre la povertà energetica e contribuire allo sviluppo di comunità energetiche sostenibili, offrendo una via per migliorare la vita delle persone e affrontare il cambiamento climatico in modo sostenibile.

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